Centro San Francesco
Babice e Madhe, piccolo villaggio nella periferia di Valona, ALBANIA.
Nella scuola dell’infanzia ed anche nella scuola elementare il gioco, è accettato come elemento di socializzazione e di formazione, conferendo ad esso una funzione di valore e di utilità, mentre nella scuola media non esiste una teoria legata al gioco sia esso inteso come socializzazione sia esso inteso come apprendimento.
Nella maggior parte dei casi l’apprendimento viene concepito secondo criteri rigidi, che si richiamano ad un’idea di educazione – insegnamento, che mette sì al centro il ragazzo, ma solo come un ascoltatore passivo e non come un soggetto globale. Se si vorrà rispettare il concetto di globalità si dovrà gestire l’educazione, l’insegnamento, come organizzazione dell’apprendimento, cercando di sfruttare appieno la capacità formativa di un lavoro percepito come un gioco.
In una nazione come l’ Albania, in un contesto come il Centro san Francesco, il diritto al gioco è una parola molto forte; non solo è diritto personale del bambino, ma sostiene e ribadisce la liberazione dall’ Isolamento, che possiamo dire che è la liberazione più grande che abbia vissuto l’ Albania come nazione.
Così ogni bambino potrà riscattare e riscattarsi da quello che è l’isolamento che spesso fa soffrire, avendo nel diritto e nel gioco l’opportunità di incontrarsi per crescere, crescendo nell’ integrazione e nella socializzazione, grazie al gioco, con tutti gli altri bambini del nostro villaggio.